Grazie ad una presenza globale e ad una quota significativa del mercato dei veicoli ad uso privato, non sorprende che il gruppo Volkswagen sia considerato uno degli OEM più importanti in materia di omologazioni di lubrificanti per motori di automobili.

Le parole Mercedes Benz sono sinonimo di qualità. Non stupisce quindi il fatto che le omologazioni MB, gestite da Daimler, impongano l’uso di lubrificanti per motore di alta qualità e altamente performanti.

Nel 2004 BMW ha presentato una nuova specifica per oli motore chiamata BMW Longlife-04. Questa specifica è stata introdotta in risposta alle modifiche hardware che l’azienda ha dovuto apportare ai propri veicoli per essere conformi con la normativa internazionale sempre più stringente in materia di emissioni e in particolare per conformarsi con lo standard di emissioni Euro 4. Dal 2004 tuttavia la specifica è gradualmente cambiata e oggi è considerevolmente più esigente.

Molti problemi legati alla scelta del lubrificante sbagliato o poco efficace non determinano, fortunatamente, danni catastrofici al motore. Nel tempo i lubrificanti di scarsa qualità possono causare una scarsa efficienza, un ridotto risparmio energetico o il guasto di un componente.

Nell’ultimo periodo, l’andamento degli studi in campo automobilistico si è principalmente orientato verso l’aspetto ecologico e il rispetto delle normative anti inquinamento, sempre più restrittive. Di conseguenza c’è stato anche un grande impulso allo sviluppo nell’area “trasmissioni”, che si sono mosse nella stessa direzione, migliorando anche gli aspetti negativi che accompagnavano le trasmissioni automatiche.

Da diversi anni i filtri antiparticolato diesel (DPF) vengono montati sia su mezzi pesanti che su autoveicoli leggeri. In tutto il mondo la legislazione relativa alle emissioni sta diventando sempre più rigorosa. Ci si sta concentrando sulle emissioni gassose quali gli ossidi di azoto e sul particolato che si forma durante il processo di combustione e sta diventando sempre più importante ridurre questi sotto-prodotti nocivi mediante l’impiego di una certa varietà di dispositivi.

Provate a dare un’occhiata sotto ad una moderna auto a benzina e noterete una serie di dispositivi fissati all’impianto di scarico che hanno fatto la loro comparsa solo negli ultimi anni. Spesso sono indicati con il termine collettivo di “dispositivi post-trattamento dello scarico”. I produttori di veicoli sono stati costretti a installare questi costosi dispositivi ai fini di essere conformi alle normative sempre più stringenti in materia di emissioni che si stanno applicando in tutto il mondo.