Molti conducenti preferiscono un sistema di trasmissione manuale rispetto a un sistema di trasmissione automatica nel loro veicolo. Eppure un cambio automatico offre molti vantaggi. In questo articolo elenchiamo le diverse tecnologie di trasmissione automatica e le confrontiamo in termini di risparmio di carburante, costi di produzione e comfort di guida.s of fuel efficiency, production cost and driving comfort.

I veicoli hanno bisogno di una trasmissione per trasferire la potenza dal motore all’albero di trasmissione e al differenziale per far girare le ruote. La trasmissione varia la coppia, la velocità e la direzione cambiando i rapporti di trasmissione e consente alla vettura di avviarsi con una coppia elevata. Un cambio automatico, o sistema di trasmissione automatico, è un cambio che, dopo l’accensione, non richiede la commutazione manuale.

A causa della pressione dell’olio controllata in un cambio automatico convenzionale, la velocità del cambio viene impostata su una maggiore velocità. Non appena l’auto rallenta, il cambio ritorna a una marcia più bassa e quando l’auto si ferma, il cambio ritorna automaticamente alla marcia più bassa. A macchina ferma, è necessario tenere il freno, o portare il cambio nella posizione “N” (Neutro).

Nei cambi moderni, il modulo di trasmissione controlla la pressione e i tempi di commutazione in base a un numero di sensori (del motore e della trasmissione). Di conseguenza, la trasmissione risponde più rapidamente e rende la commutazione più confortevole.

In modo simile a un cambio manuale, l’AT tradizionale ha un numero di marce fisse. Un AT cambia marcia collegando gli accoppiamenti con determinati assi sul sistema ad ingranaggi, il sistema planetario. Ogni asse ha un diverso rapporto di trasmissione, il che risulta in diverse marce.

La commutazione viene eseguita automaticamente tramite tecnologia idraulica. Un convertitore di coppia trasferisce la potenza motrice del cambio all’albero cardanico.

La trasmissione a doppia frizione è una novità introdotta da Audi alla fine degli anni Novanta con il nome di “DSG” (Dual Shift Gearbox). Una trasmissione a doppia frizione (DCT) ha due assi su cui è montato il sistema delle marce. Un asse è usato per le marce pari, l’altro è usato per le marce dispari e la retromarcia, ognuno con il proprio meccanismo di cambio e frizione. Il grande vantaggio è che la marcia successiva è sempre pronta. Quando si guida con la prima marcia, l’altro asse è inattivo ma immediatamente pronto all’uso poiché si muove insieme all’asse attivo. Questa tecnologia consente tempi di commutazione estremamente rapidi.

A differenza delle trasmissioni automatiche manuali o convenzionali, la trasmissione a variazione continua (CVT) non interrompe la forza di trazione durante la commutazione. Poiché la CVT non funziona con marce diverse, accelera in modo fluido. Il cuore della CVT è il variatore che consiste di due gruppi di dischi conici su cui scorre la cinghia. Quando viene modificata la distanza tra i due dischi, il raggio di corsa della cinghia viene adattato, consentendo un rapporto di trasmissione variabile senza interruzioni. Una trasmissione a variazione continua è applicabile a carichi molto elevati, fino a una coppia di circa 450 Nm.